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venerdì 20 giugno 2014

Funzione antitumorale del Ganoderma

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Una funzione importantissima del Ganoderma, come abbiamo già visto altre volte, è la funzione antitumorale, questa funzione si esplica attraverso diversi meccanismi che portano soprattutto ad un notevole potenziamento del sistema immunitario, a un arresto della proliferazione delle cellule tumorali e a un blocco nella diffusione delle metastasi; inoltre, il Ganoderma, equilibrando e attivando le principali funzioni vitali, rende il nostro organismo più resistente verso una eventuale degenerazione cellulare in senso tumorale.
A questo proposito molti studi recenti hanno comprovato scientificamente l’efficacia del Ganoderma lucidum verso vari tipi di tumori e soprattutto nei confronti del tumore ai polmoni, alla prostata, alle mammelle, al colon e nei confronti di vari tipi di leucemia, di tumori linfatici e di quelli cerebrali.

Il Ganoderma riduce gli effetti collaterali della chemioterapia

Ma, sempre nell’ambito dei tumori, dobbiamo segnalare anche le notevoli capacità del Ganoderma nel ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia, infatti si è visto che la somministrazione di Ganoderma, in concomitanza della somministrazione di farmaci chemioterapici antitumorali, ha notevoli conseguenze positive nell’attenuazione dei segni e dei sintomi che questi trattamenti comportano nei pazienti ammalati di cancro.

A questo proposito un importante studio condotto su numerosi malati di tumore dal professore Hiroshi Kawai dell’Università giapponese di Kinki ha rivelato come il Ganoderma lucidum migliora notevolmente gli effetti collaterali della radioterapia e della chemioterapia. Secondo questo studio infatti si è visto come il viso di questi pazienti che era diventato di colorito scuro a causa dei farmaci chemioterapici, ritornava al suo colorito normale dopo un mese di somministrazione di Ganoderma. Inoltre i pazienti riferivano pure una riduzione del dolore e della stanchezza. Nei casi di tumore allo stomaco si è riscontrato che la concomitante assunzione di Ganoderma consentiva al paziente un più veloce ritorno dell’appetito dopo il trattamento chemioterapico.
Questi sono solo alcuni esempi che dimostrano gli effetti positivi che può avere il Ganoderma sui pazienti trattati con farmaci chemioterapici, ma soprattutto è da sottolineare come questo fungo eccezionale non abbia nessun effetto collaterale, ma solo ed esclusivamente effetti positivi anche su pazienti notevolmente debilitati come possono essere i malati di cancro.
Un soggetto sottoposto a chemioterapia può essere interessato soprattutto da un notevole senso di stanchezza, da mancanza di fame, da un fastidiosissimo senso di nausea, da perdita di capelli e da debolezza fisica. Questi segni possono essere ridotti in modo evidente dall’uso regolare e continuativo di Ganoderma lucidum.

Azione del Germanio e dei polisaccaridi nella chemioterapia

 Gli elementi presenti nel Ganoderma che hanno una azione più spiccata nel ridurre gli effetti negativi della chemioterapia sono il Germanio organico e i polisaccaridi, questi agenti infatti sono importantissimi nel promuovere l’eliminazione delle tossine che si formano all’interno delle cellule, nel potenziamento del sistema immunitario e nella stimolazione della rigenerazione cellulare, tutti fattori importantissimi nel determinare una attenuazione dei segni e dei sintomi della chemioterapia; queste azioni sono particolarmente importanti a livello epatico, ed è proprio la disintossicazione e la stimolazione soprattutto del fegato che consente una più rapida e completa ripresa funzionale di tutto l’organismo.

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